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08/01/2024 109
Assegno di Inclusione dal 1° gennaio 2024

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Come è ormai noto, dal 2024 non ci sarà più il Reddito di Cittadinanza. La misura è stata profondamente modificata dalla Legge di Bilancio, che oltre a prevedere lo stop a partire dal 2024 ha rivisto al ribasso l’erogazione del sussidio per i beneficiari cosiddetti “occupabili”, ovvero i cittadini da 18 a 59 anni, che riceveranno solo 7 mesi di RdC quest’anno. La misura che sostituirà il Reddito di Cittadinanza, è l’Assegno di inclusione. La nuova misura distingue due categorie di nuclei beneficiari: quelli in cui sono presenti soggetti over 60, minori o persone con disabilità, e quelli formati da sole persone occupabili, anche monocomponente. Nel primo caso i componenti del nucleo potranno richiedere l’Assegno di Inclusione per 18 mesi, prorogabili di altri 12, mentre per le persone considerate occupabili è prevista la decadenza dal beneficio nel caso di rifiuto di una offerta di lavoro a tempo pieno o parziale con determinate caratteristiche. Inoltre, sarà attivo un nuovo strumento, chiamato Supporto per la formazione e il lavoro, rivolto ai soggetti tra 18 e 59 anni in condizioni di povertà assoluta e senza i requisiti per accedere all’Assegno di Inclusione. Con il Supporto per la formazione e il lavoro sarà possibile ricevere un assegno mensile di 350 euro per 12 mesi, e intraprendere obbligatoriamente percorsi di attivazione lavorativa.

L’ADI viene riconosciuto alle famiglie che abbiano almeno un componente in una delle seguenti condizioni: con disabilità; minorenne; con almeno 60 anni di età; in condizione di svantaggio e inserito in programma di cura e assistenza dei servizi socio sanitari territoriali certificato dalla pubblica amministrazione.  L’assegno di inclusione nasce come misura nazionale di contrasto alla povertà, alla fragilità e all’esclusione sociale delle fasce deboli attraverso percorsi di inserimento sociale, nonché di formazione, di lavoro e di politica attiva del lavoro.